Questa è bella !!!
Sono andato al bar per panino e acqua, e sul tavolo a cui mi sono accomodato ho trovato un “foglio” di coordinamento informazione della Circoscrizione: una specie di giornalino di quartiere con quattro notizie di attività svolte da enti tra i più disparati e dislocati nel territorio. Un semplice foglio piegato in due, praticamente quattro facciate. All’interno un riquadro bianco con tanto di logo “NOI Verona” ha attirato la mia attenzione.
Si tratta di una proposta di viaggio in pullman, con programma dettagliato, costi e condizioni. Nella foto che riporto sono ovviamente annebbiate le parti da cui sarebbero riconoscibili gli enti coinvolti nell’operazione che, così com’è pubblicata, lascia montare molte e pesanti perplessità.
Ne parlo liberamente perché l’attività si è già svolta: ho lasciato trascorrere quattro giorni per non interferire, e adesso mi sento di dovere di fare chiarezza, ad uso dei circoli NOI, premettendo altresì di non voler giudicare nessuno. Anche se mi viene da dire qualcosa di pesante, voglio che non si prendano le mie parole per giudizi: non spetta a me.
Si tratta, ovviamente, di un Circolo NOI che ingenuamente si è prestato a una operazione commerciale la cui iniziativa è attribuibile all’Agenzia di Viaggi. Potrebbe darsi che di mezzo ci sia anche la parrocchia, e forse anche il Circolo NOI, però da quello che emerge dal giornalino circoscrizionale l’ente organizzatore è l’Agenzia di Viaggi. Infatti solo di quella sono riportati i dati anagrafici al completo con telefoni, mail, numero REA, partita IVA, numero del registro imprese, licenza, polizza assicurativa, sito internet.
Del Circolo NOI non c’è nulla, è citata la Parrocchia e una mail che contiene anche il “noi” abbinato a un nome di gruppo amicale che però non corrisponde al nome del circolo attivo in quella parrocchia. Insomma: un bel guazzabuglio. E allora? Già, capisco che vi domandiate perché scrivo. Scrivo perché oltre al logo ufficiale di NOI Verona (che con questa iniziativa non c’entra per niente) a metà del riquadro che contiene la notizia in carattere stampatello maiuscolo c’è scritto che la quota di partecipazione è di euro 73, e che per i NON SOCI occorrono 8 euro in più per avere la tessera NOI.
- Un’agenzia che organizza viaggi per i tesserati di un Circolo NOI, ma con un nome che non è quello del circolo, fa qualcosa che non sta in piedi: l’Agenzia di Viaggi ha propria copertura assicurativa e non ha bisogno di ulteriori coperture, altrimenti non sarebbe agenzia di viaggi autorizzata.
- Il circolo (ma nella pagina promozionale il vero circolo non appare mai) NON può procedere a tesseramenti automatici, esiste una norma di legge che li proibisce. In pratica, alle attività possono partecipare i soci iscritti nel registro soci, NON anche chi chiede di farne parte, senza che il Direttivo ne accetti la domanda e provveda a farlo iscrivere nel registro soci, che è obbligatorio.
Per come sono presentate le cose, appare evidente che:
- c’è un uso improprio del logo “NOI Verona”, e questo ci rattrista;
- l’Agenzia di Viaggi utilizza impropriamente, incautamente e inutilmente la copertura assicurativa del NOI, realizzando (inconsapevolmente) una ipotesi di “truffa” nei confronti dell’Assicurazione che ci garantisce;
- il Circolo pratica tesseramenti automatici, illegalmente, ed esercita un’attività commerciale assoggettabile a IVA e IRES e IRAP per totali euro 31,26 (iva 1,76 sulla tessera + 7,3 sul viaggio, Ires 19,85, Irap 2,35) nello stesso istante in cui introita gli 81,00 euro di quote per la partecipazione al viaggio da ogni singolo cittadino che non è socio.
Sono sicuro che il Circolo interessato non ha tenuto conto di quel che sto scrivendo, indubbiamente non disconosco la “buona fede”, probabilmente determinata da scarsa frequenza alle nostre assemblee e riunioni informative: da controllo, il circolo in questione risulta assente alle ultime tre assemblee.
Ho inteso segnalare questo comportamento piuttosto ingenuo, ma pesantemente pericoloso, perché i Circoli facciano attenzione ai messaggi che finiscono stampati sulla carta. Perché se li vedo io vuol dire che li può vedere chiunque altro, compresi coloro che bisognerebbe che non li vedessero proprio.