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La relazione che ferisce: giustizia e perdono

Il Circolo Noi Tomba Extra si fa promotore di un progetto formativo rivolto a quanti sentono la necessità di confrontarsi, nel rispetto della propria identità e dei propri valori, con le trasformazioni e la complessità delle relazioni sociali che caratterizzano il nostro tempo.

Al Circolo NOI di Tomba Extra inizia il progetto formativo : “I CARE, ho a cuore, mi importa, mi prendo cura dell’altro …
Uno sguardo sul presente che chiede coraggio e partecipazione

Primo appuntamento giovedì 15 marzo 2018 alle ore 20,45 presso il Circolo NOI – via Centro, 80 VR.La relazione che ferisce: sofferenza, conflitto, paura, disorientamento, giustizia, perdono ricerca di aiuto e speranza”.

Tratterrà l’argomento la dott.ssa Anna Tantini mediatore penale dell’Istituto don Calabria Regione Veneto.
Sarà presente la Presidente di ASAV , Associazione scaligera assistenza vittime di reato, Annalisa Rebonato che parlerà dell’associazione attiva sul territorio veronese e non solo, da alcuni anni.

La Vicepresidente di ASAV Emma Benedetti illustrerà l’attività dello sportello di ascolto ASAV che ha sede presso il Comune di Verona.

Sarà presente anche il parroco di Tomba Extra don Francesco Lonardi che concluderà la serata commentando un pensiero di Papa Francesco.

Condurrà l’incontro Daniela Avesani formatore, curatrice con ASAV del progetto.

Gli argomenti che si affronteranno successivamente, anche con supporto filmografico, insieme agli ospiti che di volta in volta saranno presenti per stimolare nei partecipanti, la capacità di riflessione e discernimento, saranno: Vittime e Forze dell’Ordine: ruoli e persone – Violenza nella società in famiglia e non solo – Bullismo: disagio e solitudine.

Con questa iniziativa il Circolo NOI Tomba Extra intende porsi come nodo di rete, interconnesso con la territorialità, che facilita e favorisce una partecipazione sociale attiva attraverso la formazione. Formazione di sé come persona ancor prima di essere volontario; formazione intesa come capacità relazionale che mette al centro e prima di tutto l’altro; formazione come processo generativo capace di dare senso e significato al fare fino a contagiare gli altri; formazione invisibile quindi, interiore, che si manifesta attraverso la consapevolezza nel fare e ancor prima nel pensare. E proprio questo fare pensato, prendendo spunto dal motto di don Milani I CARE, ha generato la voglia di organizzare questa serie di appuntamenti per approfondire l’importanza della relazione con sé stessi e con gli altri; dell’ascolto e del prendersi cura di ciò che ci sta intorno ponendo la Persona al centro tra avvenimenti, fatti e cambiamenti… per essere capaci di affondare le radici e allargare i rami.

Daniela Merlin

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