All’inizio dell’anno nasce un problema. I problemi, però, succedono per interpretazioni di comodo. Cerchiamo di chiarire.
- La Tessera associativa 2019 scade al 31 dicembre 2019.
- La partecipazione alle attività associative che prevedono il versamento di quote aggiuntive, richiedono il rinnovo del versamento quota 2020.
- La copertura assicurativa garantita dalla Tessera 2019, fino al 31 gennaio 2020, è stata prevista per ovviare a possibili ritardi e dimenticanze nella procedura di rinnovo tessera 2020, con riferimento ad attività ordinarie, normali, quotidiane e assolutamente “gratuite”, come la presenza nella sede del Circolo, durante attività sportive, culturali, ricreative e del tempo libero.
Ipotizzare l’organizzazione di un’attività che riveste caratteristica di commercialità, come gite, viaggi, somministrazione di pasti, feste, pubblicità, che prevedono o presumono versamento di quote suppletive oltre alla quota di rinnovo annuale, non sono coperte da assicurazione. Alla barzelletta che qualcuno si iscriva all’attività di questo tipo, dimenticandosi del rinnovo tessera 2020 non ci crede nessuno.
Qualora comunque fosse garantita la copertura assicurativa, l’attività svolta nei confronti di non tesserati rimane pura attività commerciale assoggettata a tutte le incombenze dalla commercialità, senza possibilità di usufruire di eventuali regimi fiscali agevolati, come quello della 398.
Il ragionamento dovrebbe essere anche semplice.
Il circolo svolge l’attività nel 2020 nei confronti di un tesserato 2019.
“Passata la festa, gabbato lo santo” il tesserato non rinnova la tessera 2020.
Il circolo ha svolto nel 2020 un’attività commerciale senza adempiere agli oneri fiscali.
Il circolo risulta evasore.