Da alcune settimane assistiamo inermi all’impennata della curva epidemiologica che il governo affronta a suon di DPCM: in 11 giorni il Primo Ministro ne ha firmati ben tre (13, 18 e 24 ottobre) nel tentativo di contenere l’aumento incontrollato dei contagi e colpendo principalmente le attività ludiche, ricreative e motorie. Vale la pena evidenziare che gli ultimi DPCM presentano alcuni articoli talmente contrastanti tra loro da richiedere chiarimenti e indicazioni su come applicare le norme al Ministero dell’Interno che non ha tardato pubblicare la circolare N. 15350/117(2)/1 Uff III-Prot.Civ. del 27 ottobre. E’ con lo studio della circolare e il parere necessario degli studi legali che possiamo evidenziare quanto segue:
- le attività ludiche, ricreative o educative svolte nei confronti di bambini o ragazzi, sono da ritenersi consentite purché sia possibile svolgerle nel rispetto dei protocolli di sicurezza e linee guida (vd. allegato 8 DPCM 24.10.20 P.38); sono in ogni caso sospese le attività sportive;
- in via prudenziale, e in assenza di ulteriori indicazioni di prassi o legislative sul punto, consigliamo invece di sospendere le attività ricreative e formative nei confronti degli adulti, in ragione della sospensione delle attività dei centri culturali, ricreativi e sociali (art. 1, comma 9, lett. f) del DPCM);
- per quanto riguarda i bar, la relativa attività di somministrazione è da considerarsi sospesa (come espressamente citato dalla Circolare ministeriale), in riferimento alla chiusura dei centri culturali, sociali e ricreativi;
- in merito allo svolgimento in presenza di Assemblee, non sembrano esserci novità: tali aggregazioni possono essere paragonate alle “riunioni private” che sono ammesse anche in presenza, ma che il Ministero stesso raccomanda di favorirne lo svolgimento a distanza [art. 1, c. 9-o, DPCM 24/10/2020]