Csi, Anspi e Noi Associazione: le nostre attività colpite dalle chiusure, calo di iscritti, costi alti, pochi aiuti Nessuno si arrende, ma per ripartire «ora servono finanziamenti a fondo perduto e regime agevolato»
La preoccupazione dei rappresentanti delle tre maggiori associazioni di stampo cristiano trova spazio a pagina 9 del quotidiano della CEI “Avvenire” del 21 febbraio. Desideriamo evidenziare l’intervento di don Damiano Vianello – presidente di NOI Associazione – che auspica un veloce ritorno alla normalità per consentire lo svolgimento di attività in presenza in risposta alle esigenze dei giovani ormai saturi di questa situazione.
«Le iscrizioni si sono azzerate: le strutture chiuse ci obbligano a stare fermi. Ci stiamo muovendo sulle piattaforme online, ma è un surrogato. Vivendo di quote di partecipazione, siamo in difficoltà: abbiamo dovuto attingere alle riserve accantonate negli anni passati. In più, la pandemia ha coinciso con la riforma del Terzo settore: ciò ha comportato ulteriori problematiche da affrontare. Inevitabile sentirsi confusi. Speriamo che presto la situazione migliori, perché i nostri ragazzi sentono il bisogno di ripartire. Ho l’impressione che ci sarà più lavoro di prima. Un anno di didattica a distanza ha lasciato voragini educative: si è persa la capacità di apprendere e di studiare». Per questo ci sarà la necessità di «porsi in modo aggiornato, sfruttando anche la creatività che i nostri giovani hanno dimostrato in questi mesi sul web. Siamo pronti a dare una mano ai ragazzi e alle loro famiglie». d. Damiano Vianello