Cos’è
La Posta Elettronica Certificata (PEC) è il sistema che consente l’invio di e-mail con valore legale parificato alla raccomandata con ricevuta di ritorno (DPR n°68 | 11/02/2005).
A differenza di un servizio ordinario di posta elettronica (Gmail, iCloud, Yahoo, AOL, Tiscali, ecc … ), all’atto dell’invio mail il sistema PEC fornisce al mittente un certificato di avvenuta consegna, attestando l’avvenuta lettura e ricezione degli eventuali allegati valevole ai fini legali (SOLO tra indirizzi PEC, ovvero nel rapporto PEC to PEC).
Perché è necessario dotare l’ente di casella PEC
Viviamo in un mondo in continua trasformazione, non facciamo in tempo ad abituarci a qualcosa che questa cambia repentinamente. Così è il processo di digitalizzazione che ha implementato il nostro modo di vivere i rapporti personali e professionali attraverso un utilizzo intensificato della tecnologia.
L’apertura al digitale permette all’ente di raccontare la proposta associativa, far conoscere i progetti, le campagne di sostegno a molte più persone, raggiungendo luoghi inesplorati e uscendo dal proprio perimetro abituale per “fare rete”.
Certificare la comunicazione con la Pubblica Amministrazione
Pensiamo agli statuti che molti circoli hanno conformato nonostante il periodo tutt’altro che favorevole della pandemia. Gli uffici pubblici erano (alcuni lo sono ancora) chiusi al pubblico e la presenza fisica dei funzionari ridotta al minimo, nonostante questo la tecnologia ha permesso l’adozione del nuovo statuto attraverso l’assemblea dei soci in videoconferenza e la registrazione dell’atto inviando all’Ufficio delle entrate del territorio una semplice PEC. Oltre ai rapporti con l’Agenzia delle entrate è aperta la comunicazione con altri enti, profit e non, come la SIAE, la RAI, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. La PEC rappresenta oggi l’archetipo di questa rivoluzione digitale.
In sostanza un indirizzo PEC in capo all’ente consente al circolo di:
- > Ricevere Fatture Elettroniche dai fornitori di servizi;
- > Dialogare con la Pubblica Amministrazione (Governo, Ministero, Regione, Provincia, Comune, Runts, Cinque per mille, ecc…) per partecipare a bandi, ricevere finanziamenti, comunicare variazioni in capo all’ente, ecc… ;
- > Dialogare con aziende ed enti pubblici;
- > Dialogare con altre ETS (fondazioni, APS, NOI Associazione, NOI Verona APS, ecc…);
Ogni Ente del Terzo Settore deve essere in possesso di PEC, lo chiede il RUNTS e per questo vi suggeriamo alcune attenzioni:
- l’indirizzo PEC dell’ente non può corrispondere all’account PEC del legale rappresentante, infatti il presidente del circolo può negli anni cambiare, l’indirizzo PEC che sarà pubblicato nel RUNTS rimarrà all’ente;
- l’indirizzo PEC deve essere di proprietà dell’ente;
- l’elezione di un nuovo legale rappresentante comporta l’aggiornamento della documentazione conservata presso il provider che offre il servizio certificato. Infatti la casella PEC dell’ente viene garantita dal legale rappresentante, il quale deve caricare il proprio documento di identità in sostituzione del precedente;
Interrogando un qualsiasi motore di ricerca con l’acronimo PEC si ottengono 95 milioni di risultati, è sufficiente soffermarsi alle prime 3 pagine per conoscere le principali aziende fornitrici del servizio di posta certificata e riscontrare che il costo annuale di sottoscrizione al servizio base oscilla tra i 5 e i 15 euro, una cifra modesta se rapportata al costo di spedizione (fisica) di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Principali aziende fornitrici del servizio PEC
L’elenco che segue è da intendersi come un’indicazione generale non esaustiva sui principali erogatori di servizio PEC. Si raccomanda di leggere attentamente l’offerta prima della sottoscrizione.