La conoscenza della storia politica che ha motivato il contrasto territoriale tra Russia e Ucraina non è sufficiente per giustificare l’aggressione militare violenta e feroce quanto quella scatenata da Putin. L’immagine più vivida che proviene da quei territori è quella di palazzi in fiamme, abitazioni demolite, famiglie in fuga, cittadini uccisi, minori resi orfani e abbandonati, soldati catturati, torturati e giustiziati. Lasciando ai politologi la disamina di tanta distruzione, a NOI tocca guardare le persone in fuga da una guerra che produce sofferenza, distruzione, dolore, morte, e come umani, prima che cristiani, abbiamo il dovere di mettere a disposizione di tanti disperati quello che possiamo offrire sia come umanità, che come disponibilità.
In tutto il mondo è avviata una gara di solidarietà per le popolazioni colpite da eventi tanto drammatici. Sicuramente le necessità vitali sono gravi in molti continenti, stati, territori. E ciascuno si sente prossimo alle difficoltà più vicine. Non ignorando le gravi carenze dei popoli più disperati, in questo momento ci sentiamo più prossimi agli Ucraini, e la prossimità ha aperto tanti cuori italiani.
Come era avvenuto a inizio pandemia Covid, con la raccolta di fondi per soccorrere alle immediate e diffuse necessità terapeutico-sanitarie, il coinvolgimento di enti fu generale e diffusissimo. Purtroppo non tutte quelle raccolte hanno giovato alla Sanità pubblica, e non pochi miliardi di euro sono ancora bloccati da qualche parte in attesa che il garbuglio venga dipanato, con il rischio, però, che nel frattempo le risorse accumulate sfumino…
La Segreteria territoriale riceve dai circoli insistenti domande su come raccogliere fondi da destinare all’Ucraina, sulla detraibilità delle erogazioni per i benefattori, come registrare l’introito e come giustificarne la destinazione.
Purtroppo le nostre risposte non soddisfano i richiedenti, ma la situazione dei Circoli NOI è quella pensata decine di anni fa, quando la situazione emergenziale non aveva mai influito né sulla socializzazione, né sull’associazionismo.
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Elenco degli ETS impegnati nell’emergenza ucraina: https://www.noiverona.com/2022/03/09/ucraina-enti-del-terzo-settore-impegnati-nellemergenza-umanitaria/
I Circoli NOI non sono mai stati coinvolti in problematiche che ne prevedessero il concreto intervento sociale, e le finalità associative (articolo 4.1 dello Statuto) è così esplicitato:
“L’Associazione NOI …………….. APS è costituita per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche e di utilità sociale volte alla promozione dell’aggregazione, in particolare delle giovani generazioni, attraverso l’oratorio e il circolo e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati”. I successivi punti 4.2, 4.3, 4.4 aggiungono particolari scenari che tuttavia non possono ignorare lo scopo primario dettato dal punto 4.1.
L’obiezione che all’articolo 5, tra le attività di interesse generale, lo Statuto prevede anche: l’accoglienza umanitaria, l’integrazione sociale dei migranti, l’erogazione di denaro, beni o servizi a sostengo di persone svantaggiate, non tiene conto che tali attività sono legittime solo ed esclusivamente se soddisfano le finalità dell’ente, di cui all’articolo 4, che per i Circoli NOI (anzi, per tutto il NOI) è la promozione dell’aggregazione.
Tutto ciò è stato segnalato più volte ai vertici associativi, senza che gli stessi abbiano mai neanche finto di aver capito la gravità del problema.
Tanto premesso, quindi, ai Circoli NOI che intendano attivarsi per la raccolta di risorse e di beni di prima necessità, alimentari, protezione fisica, igienico-sanitari, o disponibilità ospitali, possiamo solo suggerire di contattare enti del Terzo settore appositamente costituiti per la solidarietà umana.