L’art. 18 del DL 36/2022 prevede l’estensione dell’obbligo di emissione di fattura elettronica mediante Sistema di Interscambio ai soggetti che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese (65 mila euro).
L’obbligo interessa tutti gli enti non profit a prescindere dall’iscrizione al RUNTS o che siano soggetti a migrazione e scatta dal primo luglio 2022 al verificarsi di entrambe le seguenti condizioni:
1. l’ente ha adottato il regime IVA forfetario 398/91;
2. l’ente ha conseguito proventi da attività diverse (o commerciali) nell’anno di imposta precedente superiori a 25 mila euro.
A decorrere dall’1.7.2022 saranno quindi tenuti all’emissione di e-fattura via SDI gli Enti del Terzo Settore che hanno esercitato l’opzione per il regime 398/91, e che nel periodo d’imposta precedente (2021) hanno conseguito, dall’esercizio di attività commerciali, proventi per un importo superiore a 25.000,00 euro.
NOTA BENE
Il Codice del Terzo Settore prevede l’esclusione IVA per gli Enti del Terzo Settore, ovvero iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, con l’approvazione della disciplina fiscale degli ETS da parte dell’Unione Europea che non è ancora avvenuta.
CONSIDERAZIONI
L’obbligo non deve destare preoccupazione dal momento che non si tratta di un vezzo burocratico a discapito del servizio sociale. Il decreto di fatto accelera il processo di digitalizzazione dell’intero comparto produttivo consentendo un rapido abbandono della fatturazione cartacea a favore del digitale. Inoltre gli enti che non rientrano nella franchigia dei 25 mila euro e che vengono assoggettati all’obbligo costituiscono realtà strutturate, certamente già assistite da consulenti che possono agevolare l’adeguamento.