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Dentro o fuori il RUNTS

Pillola #81

La trasmigrazione dal Registro nazionale APS presso il Ministero del Lavoro al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) potrebbe avere inizio abbastanza presto. La Segreteria Territoriale NOI Verona ha predisposto alcuni interventi presso l’Ufficio RUNTS Regionale Veneto dopo informale confronto con il CSV Verona che collabora strettamente e ufficialmente con tale Ufficio Regionale.

Con la pubblicazione di Circolari Ministeriali, Decreti Attuativi e interpretativi, Studi e Redazionali, corsi formativi e aggiornamenti, si è consolidata la convinzione – condivisa da molti operatori – che l’entrata nel RUNTS non può essere considerata una passeggiata, una semplice formalità, un semplice cambio di “registro”; non può essere un diverso modo di chiamarsi per continuare a comportarsi come sempre ha fatto; soprattutto non può diventare un obbligo.

“entrare nel RUNTS deve essere una scelta consapevole e libera”

Deve trattarsi di scelta conseguente a consapevolezza del cambio di mentalità necessario, obbligatorio per pensare il nostro fare promozione sociale in un ambito circoscritto, certificato, regolare, rigorosamente documentato, trasparente, e anche valorizzato.

Tutto ciò comporta scelte e adeguamenti obbliganti, correttezza gestionale, superamento di personalismi, disponibilità a registrare regolarmente e senza soluzione di continuità ogni minima attività programmata e svolta dal circolo. Perché la valutazione e la valorizzazione del nostro fare associazione ha finalità certa, legittima, statutaria, pubblica e considerata importante dal Codice del terzo Settore.

Comportamenti fantasiosi, personali, privi di relazione con il dettato statutario sono impensabili: NON possono esistere. 

Alla luce di queste considerazioni, la trasmigrazione dal Registro Nazionale APS, che sarà soppresso, al nuovo RUNTS, vicino all’arrivo… NON PUO’ essere obbligatoria, deve risultare una LIBERA SCELTA del Circolo.

E’ vero che anche dopo la trasmigrazione nel RUNTS ogni ente può decidere di uscirne presentando una istanza motivata(CTS, art. 50, comma 2), da inoltrare all’Ufficio Regionale del RUNTS mediante raccomandata con ricevuta di ritorno; che per tale uscita è obbligatorio il parere positivo da parte dell’Ufficio Regionale RUNTS (CTS, art. 9) sulla destinazione del patrimonio ad altro ente del Terzo Settore, per la parte limitatamente realizzata dall’ingresso nel RUNTS, per il quale vige il principio del silenzio/assenso dopo 30 giorni. La gestione di tale procedura non è semplice. 

Se una APS non intente iscriversi al RUNTS, ma comunque continuare a operare come semplice associazione regolata dal Codice Civile, è bene che provveda urgentemente alla cancellazione dai Registri Nazionale e Regionale, PRIMA della Trasmigrazione, anche in considerazione di quanto detto al paragrafo precedente sul patrimonio. Contemporaneamente dovrà modificare lo Statuto per togliere ogni riferimento al D.Lgs. 117/2017 e l’acronimo APS, perché APS sarà riconosciuto esclusivamente l’ente iscritto nel RUNTS. A scanso di recriminazioni, si fa presente che i Circoli affiliati a NOI Verona, che hanno modificato lo statuto seguendo precise istruzioni della segreteria territoriale non hanno versato imposta di bollo, e l’imposta di registro è stata risarcita dalla segreteria stessa.

Nessuno creda di potersi escludere dal RUNTS per continuare a operare come ha sempre fatto; per non doversi preoccupare di adeguarsi alle nuove direttive, alle ulteriori linee amministrative, contabili, alla pubblicazione del rendiconto o bilancio annuale, soprattutto alla rigorosa trasparenza; per sottrarsi al controllo previsto da parte degli organismi superiori. Le agevolazioni fiscali fin qui godute, previste dal TUIR (Testo unico imposte sul reddito) sono state trasferite nel CTS (Codice del Terzo settore). Chi nel Terzo settore non intende andarci dovrà dimenticare il regime fiscale 398 che rimane riservato alle ASD e SSD riconosciute dal CONI; dovrà adeguarsi al TUIR, nel quale, a parte le quote associative annuali, tutto quel che si fa è assoggettato a IVA, che non prevede regimi agevolati o semplificati per nessuno, e a IRES con regime forfetario, oltre che a varie e diversa imposizione indiretta come imposta di bollo, e quant’altro, comprese le somministrazioni del bar e le attività turistico ricettive la cui decommercializzazione è riservata alle APS: ma APS saranno esclusivamente i Circoli iscritti al RUNTS. I circoli che non entrano nel Terzo settore non sono iscritti al RUNTS; per questi ne consegue che la sede e i locali nei quali si svolgono le attività devono rispettare la destinazione urbanistica.

Serve precisare che NOI Associazione ETS-APS e NOI Verona ETS-APS, sono autorizzate ad accogliere nel proprio ambito operativo anche gli enti che non entrano nel RUNTS, continuando l’assistenza e la consulenza di sempre, ovviamente adeguata alle modificazioni fiscali intervenute con la pubblicazione del Decreto Legislativo 117/2017 che ha introdotto il Codice del Terzo settore.