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I primi passi nel registro: deposito del bilancio nella piattaforma RUNTS

Con la nota n° 5941 del 5.4.22 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha precisato che gli enti trasmigrati “automaticamente” nel nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore hanno l’obbligo di depositare lo schema di bilancio 2021 entro 90 giorni dalla data riportata nel decreto di iscrizione.

La domanda legittima è come e quando tale data sarà resa nota all’ente. L’Ufficio Regionale del Runts comunicherà con l’ente esclusivamente tramite PEC. Significa che ogni richiesta sarà recapitata all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’ente che il territoriale ha raccolto a maggio 2022 e fornito alla Regione Veneto (LINK). Nelle prossime settimane quindi il RUNTS inoltrerà all’indirizzo pec dell’Ente trasmigrato (circolo NOI) una comunicazione che potrebbe contenere:

  1. il decreto di iscrizione – dalla cui data scattano i 90 giorni entro cui caricare il bilancio;
  2. la richiesta di integrazione.
  1. con la ricezione del decreto di iscrizione il legale rappresentante dell’ente potrà accedere al RUNTS identificandosi con lo SPID o CIE personali (Carta di Identità Elettronica) –> RUNTS
    alcune attenzioni: l’ente già accreditato al 5 per mille dal 2016 dovrà verificare la presenza della spunta che determina e conferma l’iscrizione al beneficio e la correttezza del codice IBAN.
  2. l’Ufficio Regionale del RUNTS potrebbe ritenere non sufficiente la documentazione ricevuta dai registri previgenti con la trasmigrazione “automatica” chiedendo un’integrazione che dovrà essere presentata dal legale rappresentante dell’ente entro 60 giorni dalla richiesta.
    Sulla base dell’esperienza maturata in questi mesi riteniamo necessario caricare nell’area RUNTS dell’ente:
    1. elenco completo dei componenti l’organo di amministrazione;
    2. conferma dell’anagrafica dell’ente;
    3. ultimi due bilanci approvati con delibera dell’organo competente (assemblea) – 2020 e 2021;
    4. numero dei volontari iscritti nel Registro al 31.12.2021;
    5. numero degli associati all’ente (tesserati) al 31.12.2021;
    6. specificare le attività di interesse generale realmente perseguite dall’ente tra quelle elencate all’art. 5 dello statuto;

NOI Verona conferma servizio e assistenza, anche remota, per accompagnare il circolo durante la delicata fase di avvio.

QUALI GLI ADEMPIMENTI E OBBLIGHI PER L’ENTE CHE SCEGLIE DI ENTRARE NEL RUNTS?
I vantaggi per l’ente che accede nel nuovo registro sono indiscutibili, tuttavia essere ETS richiede un necessario cambio di mentalità, un cambio di mentalità timidamente comparso nel 2017 e descritto nella riforma del Terzo Settore. Inoltre l’ente deve accettare il criterio di trasparenza pubblicando nel pubblico registro RUNTS bilanci, rendiconti, verbali, dati dell’ente e degli amministratori.
Come per tutte le novità, e la riforma lo è certamente, dovremo impegnarci per comprendere e accettare meccanismi e dinamiche che presto diventeranno ordinari, con vantaggi operativi e fiscali che permetteranno all’ente di costituire il volano della riforma e così contribuire in modo anche sussidiario al bene comune, facendo la differenza nella società. Ne abbiamo in questo articolo –> LINK, in quest’altro –> LINK, quest’altro ancora –> LINK e per essere certi della chiarezza anche in questo –> LINK

Inoltre l’ente del Terzo Settore deve essere dotato di PEC e il legale rappresentante di SPID o CIE e firma digitale –> LINK.
I possessori di Carta di Identità Elettronica, oltre ad accedere ai portali della Pubblica Amministrazione accreditandosi con CIE, hanno il vantaggio di poter firmare digitalmente documenti di diverse estensioni purché in abbinata con smartphone di ultima generazione (Android o iOS) dotati di interfaccia NCF, tecnologia che permette la lettura del CIP CIE, e APP CIESign installata –> LINK
Naturalmente la CIE deve essere stata attivata per essere sfruttata a pieno. Attivare le funzioni elettroniche della Carta di Identità accedere al portale ministeriale inserendo il codice PUK ricevuto con la CIE. Se possiedi la CIE e hai smarrito il PUK visita il LINK.


Condividiamo un chiaro schema elaborato da “Italia non profit” in cui sono riportate le diverse condizioni che potrebbero verificarsi con la trasmigrazione. Da notare che l’ente non contattato dal RUNTS entro il 21 agosto acquisisce lo status di Ente del Terzo Settore in automatico.

E SE L’ENTE NON INTEDESSE ACQUISIRE LA QUALIFICA DI ENTE DEL TERZO SETTORE?
Già, ci sono enti che non possono o non vogliono accedere al RUNTS. Senza criticare la scelta, l’ente trasmigrato che non vuole entrare nel Terzo Settore può far valere il diritto di esclusione semplicemente non rispondendo alla richiesta di integrazione ricevuta per PEC. In ogni caso chiediamo di contattarci per valutare assieme la situazione specifica. 
Ricordiamo che rimanere fuori dal RUNTS comporta la riscrittura dello statuto e la variazione della denominazione sociale che non può contenere l’acronimo APS. Inoltre la tassazione applicata è di tipo ordinario (come le imprese commerciali) ad esclusione della quota di tesseramento (no attività); decadono tutte le agevolazioni (bollo, detrazioni, bandi e finanziamenti, collaborazione con la pubblica amministrazione).


Commento ( 1 )

  1. Introduzione alle “linee guida” ministeriali di raccolta fondi says:

    […] Terzo Settore” che interessano tutti gli enti iscritti nelle 7 sezioni che costituiscono il nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore – gli enti NOI costituiti precedentemente al 2021 sono trasmigrati automaticamente nel RUNTS, […]