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Nulla cambia nel 2025 che rimane escluso IVA

La proroga al 10 gennaio 2026 dell’applicazione del nuovo regime di esenzione IVA è una notizia confortante che distende i nervi di moltissimi Enti del Terzo Settore.
La proroga, inserita nel decreto Milleproroghe, garantisce un margine temporale notevole per gli enti coinvolti, consentendo di perfezionare strumenti e procedure che possano semplificare e ridurre gli adempimenti legati alla gestione dell’imposta a partire dall’anno prossimo.

Il rinvio dell’applicazione si riferisce specificamente alle attività corrispettive rese dagli Enti del Terzo Settore (ETS) ai propri associati, come chiarito dal comunicato stampa pubblicato sul portale della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 9 dicembre 2024: “Si proroga al 10 gennaio 2026 il termine a decorrere dal quale trova applicazione il nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi di cui all’articolo 5, comma 15-quater del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146”.

La variazione da esclusione a esenzione IVA è una misura necessaria e inevitabile, determinata dalla procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea nel 2008 nei confronti dell’Italia. Questo cambiamento mira ad allineare la normativa italiana a quella comunitaria, garantendo maggiore coerenza e uniformità.

https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-107/27237