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Considerazioni in seguito ad una telefonata …

Oggi è arrivata una telefonata piuttosto convulsa da parte di una persona che non si è presentata, limitandosi a dichiarare il codice del circolo, che ovviamente non ricordo, e quindi non so individuare o localizzare.

La domanda era: “Io responsabile del circolo sono assicurato contro la responsabilità civile verso terzi?”. Ovvero, “quando ricevo l’iscrizione di un minore all’attività, e lo faccio partecipare immediatamente alla stessa, e la mamma mi chiede se suo figlio è assicurato, posso rispondergli che è assicurato?”.

I miei tentativi di dare una risposta sensata non hanno avuto soddisfazione perché il mio interlocutore continuava a parlare, a chiedere e a rispondersi, senza lasciare spazio a risposte concrete, corrette e coerenti.

Alle mie perplessità, e alle riserve per una questione di cui abbiamo parlato diffusamente nelle riunioni inter-vicariali tenute negli ultimi mesi del 2014 a Grezzana, Cerea, Colognola ai Colli, Bussolengo, Povegliano, chi ha chiamato ha snocciolato le solite lagne sul fatto che con le nostre regole gli rendiamo la vita impossibile, lo obblighiamo a chiusure e complicazioni inaccettabili, che mortificano le attività, eccetera….

Nell’impossibilità a stabilire un dialogo, mi sono limitato a seguire le consuete lamentele dell’interlocutore senza aggiungere nulla, perché dal tono di voce alterato e dalle argomentazioni convulse mi son reso conto che non mi ascoltava. La telefonata è stata da lui chiusa senza che io esprimessi nemmeno un gemito di sorpresa per le sue conclusioni, contrariato dalla mia proverbiale rigidità, per la quale non mi va di dire quello che il mio interlocutore si aspetta di sentirsi dire, se non corrisponde a leggi, norme, prassi e contratti.

Formulo questa mail per due motivi:

1° – Mi preme confermare che argomenti per niente banali come questo non possono essere affrontati con la pretesa di averne esaustiva risposta con una telefonata, perché tanta presunzione contraddice tutto il lavoro di incontri e approfondimenti che abbiamo fatto nei mesi scorsi.

2° – Dispiace dirlo, ma è incomprensibile l’atteggiamento di chi se la prende con il NOI perché ha regole che mortificano la volontà dei volontari. Le regole, le norme, le leggi non le fa NOI Associazione. NOI Associazione molto semplicemente le traduce ad uso dei Circoli affiliati, e non obbliga nessuno a rispettarle. Ciascuno è libero di accettare le nostre indicazioni, ed è altrettanto libero di non tenerne conto, di fare quello e come vuole per tutto e su tutto. La segreteria tuttalpiù segnala le anomalie alla segreteria nazionale, che ne terrà conto nelle indicazioni che dovrà fornire all’Agenzia delle entrate o al Ministero del Lavoro qualora ne venisse richiesta. La Segreteria (e il segretario) fanno quanto è in loro potere per trasmettere messaggi corretti con la finalità unica di tutelare responsabili, volontari, operatori e turnisti, perché non abbiano a soffrirne per sanzioni, rischi, chiamate di correo. La segreteria territoriale non rischia nulla per i comportamenti incongrui dei circoli. La serietà è una cosa, l’allegria è tutt’altro. Ognuno sceglie come comportarsi e operare, e se ne assume le conseguenze.

Chi fosse allergico alle regole ha quattro possibilità:

  1. non telefonare in segreteria né al segretario;
  2. non tener conto delle indicazioni, fare quello che si vuole, accettandone gli effetti;
  3. trovare altra associazione che le regole non sa nemmeno che esistono.
  4. vivere nella non conoscenza felici e contenti.

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