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Iniziamo la raccolta delle idee

Il nostro angolo per raccogliere le vostre idee, le nostre idee, le vostre e nostre soluzioni. Condividiamo i pensieri … costruiamo insieme qualche cosa per guardare lontano, per poterci aiutare a raggiungere un obiettivo.

Molti sono i circoli che riescono facilmente ad organizzare specifiche attività, sono circoli con esperienza pluriennale, che si sono fatti le ossa negli anni.

Ecco questo è il nostro obiettivo, condividere le esperienze per aiutare chi è arrivato dopo.

 

Commenti ( 4 )

  1. Tarcisio says:

    Quando ci si chiede: “Che cosa posso programmare per interessare i giovani?” ognuno esprime proprie convinzioni, si riferisce a proprio passato, ai propri anni giovanili, alle tendenze giovanili, alle speranze di una gioventù appiattita, alla sostenibilità delle iniziative.
    Poi bisogna anche mettere in conto il “fallimento”. Nessuno ha garanzie di successo nelle iniziative. A meno che non si trattai di feste, raduni disinvolti e disimpegnati, dove non ci sono regole da rispettare, dove ci si “deve” divertire, obbligatoriamente, anche a costo di fingere.
    Se siamo qui a dirci qualcosa per individuare sentieri percorribili in fatto di capacità organizzativa e sostenibilità di costi, auspicando anche il successo del gradimento dei giovani, vuol dire che la ricetta del successo non ce l’ha nessuno.
    Quando dico che il direttivo ha il compito di “capire quello che i ragazzi si aspettano dal Circolo”, intendo che nessuno se non chi vive in un determinato ambiente ha la possibilità di “capire”, di “indagare”, di “valutare”, di “progettare”, “organizzare”, “proporre”, ma… anche di accettare che l’iniziativa non abbia seguito, riscontro, successo.
    Comunque vada a finire, sarà una esperienza aggiunta. Si impara anche dagli errori.
    Abbiamo a che fare con materiale “umano”, non con oggetti, macchine, puzzle.
    Indovinare il “centro di interesse” giovanile è un’arte, ma anche una scommessa.

  2. NOI San Paolo VR131 says:

    Quindi, se ho capito bene, il primo passo è capire quello che i ragazzi si aspettano dal Circolo…..
    La mia paura è: Noi organizziamo eventi o attività, mirate ai giovani, e poi i genitori stessi stentano a portarli….
    Confesso che sono un po pensieroso….
    Spero che qualcun’ altro scriva, cosi da poter confrontare idee e proposte….

  3. Tarcisio says:

    Ciao Emanuele.
    La tua domanda è stimolante; è la domanda che mi viene fatta ogni volta che vado a trovare un Circolo, una Parrocchia, un Consiglio, un corso di formazione; è formulata nel posto giusto (l’angolo delle idee), però, essendo il tuo il primo intervento in questo blog, non trovi esperienze raccontate da altri, e non ha la risposta che ti aspetti. Non può averla.
    Ogni iniziativa, ogni attività, ogni idea nasce da un progetto. Il progetto è il risultato finale di una indagine seria, articolata e impegnativa del territorio, che risponde alla domanda: “che cosa si aspettano i ragazzi e i giovani della parrocchia?”, ma anche “di che cosa hanno bisogno i destinatari della nostra attività educativa?”. Non si può ignorare che attese e bisogni cambiano, evolvono, si modificano al cambiamento della società, e – purtroppo – noi non siamo tanto pronti e veloci quanto lo sono tali mutamenti. Non si tratta di correre dietro alle mode, ai gusti, alle tendenze: però di tutte ciò dobbiamo tener conto non per adeguarvisi, ma per non mettersi in situazione di rifiuto da parte di ragazzi e giovani. Solo se si sentono compresi e accolti per quello che sono, per quello che riescono ad essere, nonostante le difficoltà della crescita e del tipo di società che noi adulti abbiamo preparato per loro, accetteranno le nostre proposte, vi parteciperanno nella misura dell’entusiasmo che sapremo manifestare e trasmettere.
    Buon lavoro.

  4. NOI San Paolo VR131 says:

    Buongiorno,
    sono vice presidente del circolo e in questi giorni stiamo discutendo su cosa possiamo fare per dare un servizio costruttivo ai giovani tesserati e volevo chiedere se avevate qualche idea o esperienza per coinvolgere positivamente i ragazzi.

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