“L’erba del vicino è sempre più verde” non è solo il titolo di un film di Stanley Donne del 1960, è un proverbio della cultura popolare italiana. Anticamente le capre tendevano a mangiare l’erba dei terreni confinanti preferendola a quella che cresceva sui terreni dei padroni. Il significato del proverbio è che l’invidia per quanto posseduto dagli altri non ci permette di apprezzare appieno quanto possediamo.
IPSOA ha pubblicato uno studio interessante, che mette a confronto i costi di varie forme non profit: Impresa sociale, Onlus, Volontariato, APS, valutando la ponderazione delle differenze e considerando i diversi costi gestionali, operativi e amministrativi in funzione delle variabili (forma giuridica, attività economica esercitata, modalità di controllo, regimi fiscali, obblighi di legge, opportunità di settore, eccetera).
APS vs Volontariato vs Onlus
Tipologia di costo Impresa Sociale ONLUS Volontariato APS
Costo iniziale € 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00
Monitoraggio (contabile/commercialista) € 400,00 € 900,00 € 900,00 € 0,00
Organo di controllo € 2.200,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Spese procedura in caso di insolvenza € 4.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Tenuta contabilità (commercialista) € 3.500,00 € 900,00 € 900,00 € 600,00
Redazione Bilancio consolidato x CCIAA € 1.500,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Oneri CCIAA (Camera di Commercio) € 400,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Studi di settore e asseverazione € 450,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Tassazione IRES e IRAP € 150,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Imposta di bollo sul conto corrente € 100,00 € 0,00 € 0,00 € 100,00
Imposta di registro su imponibile fiscale € 100,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Imposta di successione/donazione € 300,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Deduzione erogaz. Liberali (benefattori) € 0,00 € -1.900,00 € -1.900,00 € -1.900,00
Pratica devoluzione patrimonio netto € 0,00 € 1.500,00 € 1.500,00 € 1.400,00
Totale costi € 23.100,00 € 11.400,00 € 11.400,00 € 10.200,00
Anche se molti circoli non hanno tutti i costi iniziali esposti in tabella, e accogliendo l’analisi fatta dagli studiosi, dibattere sulle singole voci, sostanzialmente poco cambierebbe. Importa, invece, che la scelta APS non è stata fatta sulla valutazione dei costi (nessuno può fare una tale scelta, perché sarebbe illegittima):
- – non siamo impresa sociale, perché siamo APS,
- – non siamo Onlus, perché siamo APS,
- – non siamo Organismo di Volontariato, perché siamo APS.
Siamo APS perché le finalità statutarie ci configurano quale Associazione di Promozione Sociale, come prevede e prescrive la Legge 383 del 2000.
A distanza di anni la scelta si dimostra vantaggiosa anche economicamente, e senza averlo voluto. È stato voluto e ottenuto, invece, una riconoscimento ministeriale importante: quello di “ente a carattere nazionale con finalità assistenziali riconosciute dal Ministero dell’interno”. Nazionalità che viene verificata ogni due anni dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Coloro che c’erano nel 2002 ricorderanno che i circoli di tutta Italia sono stati visitati da Ispettori di Polizia, Carabinieri, Finanza allo scopo di certificarne l’esistenza e l’effettiva attività.
Il Ministero ha certificato il carattere nazionale di NOI Associazione risultata diffusa ben oltre il minimo di 5 regioni e 20 province (oggi siamo in 15 regioni e cinquanta province) e ne ha riconosciuto le finalità assistenziali. Con tale riconoscimento, infatti, le APS che hanno presentato regolare modello EAS godono della esenzione fiscale totale sulle somministrazioni fatte nei bar dei circoli. (TUIR, art. 148, co. 5, e Legge IVA dpr 633/1972, art. 4, co. 6).
Impresa sociale, Cooperative, Onlus, Volontariato e APS non affiliate a ente nazionale riconosciuto non godono della agevolazione, e per tutti il bar costituisce sempre e comunque attività commerciale fiscalizzata. A questo punto è lecito domandarsi se ha senso lamentarsi di non essere Onlus o Volontariato e piangere miseria per l’addebito di cento euro di bollo sul conto corrente di banca o posta.