Organizzato dall’Associazione Comunicazione e Cultura Paoline Onlus, in collaborazione con la Libreria Paoline di Verona e l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Verona.
Sabato 6 maggio 2017, all’interno della manifestazione Maggioscuola, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso la Sala Convegni, Palazzo della Gran Guardia, Piazza Bra.
PROGRAMMA:
- 9.00 SALUTI
Sr Paola Fosson Presidente Paoline Onlus
Assessore all’Istruzione e alle Politiche giovanili COMUNE DI VERONA
Dr. Ad riano Tomba Segretario generale Fondazione Cattolica Assicurazioni
Modera > Dr. Maurizio Battista caporedattore del quotidiano L’Arena
> Cyber bullismo: riconoscerlo e strate gie per prevenirlo o contrastarlo
Dr. Tonino Cantelmi Psicoterapeuta e docente Cyberpsicologia alla UER di Roma
> Cyber bullismo: il confine tra reato e non reato
Dr. Giampaolo Trevisi Direttore della Scuola di Polizia di Peschiera de l Garda(VR )
> Dibattito - 11.00 Break
> Migliorare le relazioni e prevenire il bullismo
Prof. Alfredo Cenini Formatore ed Educatore in ambito scolastico e professionale (RE)
> Bullismo: il coraggio di parlare
Cinzia Miatton mamma di Lorenzo, bambino disabile di Rovigo
> Dibattito - 13.00 Conclusioni e saluti
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Biografia relatori
- Dr. TONINO CANTELMI
Medico-Chirurgo, specializzato in Psichiatria, Psicoterapeuta
Psicoterapia Cognitivo-Interpersonale. Il Prof. Cantelmi si è formato come Psicoterapeuta con Vittorio Guidano ed ha fondato in Italia la prima Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Interpersonale. Il modello Cognitivo-Interpersonale, elaborato dal Prof. Cantelmi, è stato approvato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR, vedi www.cognitivo-interpersonale.it). E’ il Direttore Scientifico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Interpersonale ed il Presidente dell’Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale (vedi www.itci.it). E’ il Direttore Scientifico della rivista “Modelli della Mente” (FrancoAngeli Editore)
Dipendenze comportamentali. E’ stato il primo in Italia ad occuparsi dell’impatto della tecnologia digitale sulla mente umana (Internet Dipendenza, www.wikipedia.it; ha curato il primo libro sul tema della dipendenza dalla rete: “La mente in internet”, Edizioni Piccin, 1999) ed ha fondato il CEDIS, ente per lo studio delle dipendenze comportamentali (in modo specifico dipendenza da tecnologia e dipendenza sessuale).
Riviste e Società Scientifiche. E’ il Direttore Scientifico della rivista “Modelli della Mente” (FrancoAngeli Editore) e partecipa al board scientifico di numerose riviste scientifiche. E’ il presidente AIPSImed Regione Lazio. E’ il Presidente Nazionale dell’AIPPC. E’ autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche e di circa 30 libri (tradotti in molte lingue straniere) ed è stato relatore invitato in circa 300 convegni scientifici. E’ Presidente di FEDERPSI (ente formatore e Provider Ecm – Ministero della salute).
Incarichi ospedalieri. Dirigente Psichiatra per il Servizio Sanitario Nazionale dal 1995 (attualmente Dirigente Psichiatra presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, in passato è stato Dirigente Psichiatra presso il CSM di Pontecorvo e di Colleferro, presso il SPDC dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita ed è stato Responsabile del “Centro per la Diagnosi e la Terapia dei Disturbi di Attacco di Panico” ASL RM A).
Incarichi universitari. Attualmente è Professore Incaricato di Psicopatologia presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana, è Professore a contratto di Psichiatria, corso di laurea in Scienze Infermieristiche presso la “Sapienza- Università di Roma”, è Professore di Cyberpsicologia, Corso di Laurea in Psicologia, UER ed è Didatta Onorario della della Sezione Italiana dell’Albo Europeo ECAAT. Nel corso degli anni ha assunto numerose docenze: dal1999 al 2015 ha insegnato presso la LUMSA di Roma Psicologia dello sviluppo; Psicopatologia dello sviluppo; Cyberpsicologia e Psicopedagogia della Devianza e della Marginalità minorile, ha insegnato Psicologia Sociale presso i corsi Master dell’Università Europea di Roma, è stato docente presso i corsi Master dell’Università Cattolica di Roma; docente di Psicofisiologia presso l’Università Salesiana di Roma; docente in molti corsi presso l’Università “Regina Apostolorum” di Roma; è stato titolare del corso di Psicopatologia dei consumi presso l’Università “Sapienza” di Roma e del corso di Psicologia Generale presso l’Università Statale di Perugia. Ha, inoltre, insegnato presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università “Sapienza” di Roma e in quella dell’Università di Palermo, nonché in numerosi Istituti di Psicoterapia ed è stato il direttore del Master Universitario “Psicologia della Vita Consacrata”, (UPRA, Roma). E’ stato coordinatore dell’Area di Psichiatria della Scuola Medica Ospedaliera della Regione Lazio.
Alcuni testi sull’argomento
Internet: la dipendenza dei Millennials
Fonte: L’opinione del 16/03/2017
“La verità è che stiamo tutti entrando nel tunnel”. Parola di Tonino Cantelmi, psichiatra e professore dell’unica cattedra di cyberpsicologia in Italia, secondo cui la dipendenza da internet colpisce proprio tutti e i numeri ne sono la prova. I dati raccolti dalla società statunitense Dscout’s parlano chiaro: in media tocchiamo lo schermo del nostro telefonino 2.617 volte al giorno, per un totale di circa cinque ore su ventiquattro. Una persona su dieci si preoccupa di controllare il telefono anche la notte e, lo conferma l’Istat, non sappiamo rinunciarvi nemmeno alla guida: quattro incidenti gravi su cinque sono, infatti, causati dall’uso compulsivo dei social al volante.
Pubblicato il 20/03/2017
Internetmaniaci
In Terris del 19/01/2017
In Terris dedica un pezzo, a firma di Irene Ciambezi, alla internetmania e agli adolescenti. Ed è così per gli adolescenti: quando diventano dipendenti mettono la testa fuori dalla camera solo per mangiare anzi, in assenza dei genitori sempre più impegnati fuori per lavoro, si abituano anche a portarsi i viveri sotto il letto e si dimenticano persino di lavarsi. La Iad li porta pian piano a lasciare la scuola e pure lo sport. D’altra parte si sono abituati a star svegli fino alle 4 del mattino ed essere incollati al computer o allo smartphone per 18 ore al giorno. Nell’artico cita gli studi effettuati dal Prof. Cantelmi.
Pubblicato il 20/01/2017
Cyber-Dipendenti. I nuovi schiavi del web
Fonte: Avvenire del 27/10/2016
Avvenire intervista lo psichiatra Tonino Cantelmi: “la tecnologia digitale è un mondo da abitare che modifica radicalmente le nostre dimensioni affettive, volitive e cognitive. Cambia lo sviluppo dei bambini. Il virtuale piò essere molto reale, fino a rimanerci invischiati … La connessione ha sostituito la relazione. Ma i social illudono e ci lasciano più soli. E non possono placare il bisogno dell’uomo di incontro reale col prossimo”. Leggi l’intervista
Pubblicato il 27/10/2016
Caduti nella “Rete”: il fenomeno dell’internet dipendenza
Fonte: Medicitalia.it del 25/5/2016
Nella società tecnoliquida è inevitabile parlare di dipendenza da internet, anche se questa non è ancora considerata dal DSM 5 come una patologia. Per approfondire questo argomento proponiamo un articolo pubblicato sul sito medicinali.it a firma del dott. Davide Barone… “I cambiamenti indotti dall’utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione e da Internet impongono un’analisi dei rischi psicopatologici ad essi correlati, tra questi, ovviamente, quello della dipendenza“. Nel testo sono citati i lavori del prof. Cantelmi.
Pubblicato il 24/06/2016
Navigo, dunque sono! Nuove tecnologie e nuove dipendenze
Autore: Bruno Santoro
‘Navigo dunque sono!’ è il primo report ragionato di una ricerca a più stadi realizzata direttamente in situazione presso un Istituto superiore dagli stessi insegnanti del gruppo di studio e di ricerca ‘X-School’: l’obiettivo di comparare la condizione digitale degli studenti locali con quella dei loro coetanei nazionali e internazionali si trasforma nella constatazione che oltre ai vantaggi possono essere condivise anche le medesime dinamiche di rischio di questa condizione. Nel testo vi sono anche dei riferimenti agli studi del prof. Tonino Cantelmi.
Pubblicato il 24/06/2016
La mente in Internet
Psicopatologie delle condotte on-line
“La mente in Internet, psicopatologie delle condotte on-line”, Ed. Piccin 2000, è il primo libro in Italia che tratta in modo sistematico e scientifico i rischi e le opportunità collegate alla rivoluzione del secolo: la Rete delle Reti. Un lavoro a più voci, coordinate da Tonino Cantelmi, Massimo Talli, Alessia d’Andrea e Carlamaria Del Miglio, che affronta temi del tutto innovativi rispetto all’anno di pubblicazione: Cybertravestitismo, identità virtuale, Cyberpsicoterapie, Auto – aiuto on line e trance dissociativa da abuso di internet.
Pubblicato il 23/01/2015
- Dr. Gianpaolo Trevisi
Gianpaolo Trevisi (Roma, 1969) è il direttore della Scuola di Polizia di Peschiera del Garda (VR). È stato in precedenza dirigente dell’Ufficio Immigrazione e poi della Squadra Mobile di Verona, nonché Vice Questore. È autore anche di Un treno di vita e Coriandoli (Gabrielli editori) e, per l’Emi, di La casa delle cose (2011), per i bambini.
Ultimo libro pubblicato L’AMORE CHE NON E’ “Ci saranno giorni nuovi, di mille colori diversi” Gabrielli editori, uscita marzo 2017
Gianpaolo Trevisi, poliziotto-scrittore, con questo suo nuovo libro affronta la tematica della violenza di genere, narrando esperienze tragiche e a volte fatali, esistenze interrotte o sfregiate e lo fa con la voce e gli occhi delle donne.
L’autore, in qualità di funzionario di polizia, spesso ha avuto modo di vedere da vicino queste storie e le racconta con grande empatia, dimostrando una profonda conoscenza delle dinamiche psicologiche maschili e femminili.
La visione, nonostante la tragicità degli avvenimenti, si apre comunque alla speranza; nei racconti le protagoniste sono sempre loro: mogli, compagne, fidanzate, amanti, figlie, tutte vittime di un “amore che non è”, capaci, però, di sopravvivere (anche se talvolta solo spiritualmente), di riemergere, forti di una nuova consapevolezza raggiunta. Uno sguardo positivo che coinvolge anche gli uomini, perché a fronte del violento, del codardo, vi è il padre amorevole, il compagno capace di comprendere, l’uomo che ama di un amore sano, il poliziotto competente e sensibile, in grado di ascoltare anche le parole non dette.
Il libro è arricchito dalle riflessioni di Antonia De Vita, docente di Pedagogia all’Università di Verona, e della Prefazione di Elvira Vitulli, pubblico ministero della Procura di Verona.
- PROF. ALFREDO CENINI
Laureato in Filosofia, ha ottenuto il baccelierato in Teologia. Formatore ed Educatore in ambito scolastico e professionale. Docente di corsi di formazione rivolti ad animatori e catechisti. Autore di testi sull’animazione e la gestione di gruppi. Autore del percorso riservato agli adolescenti in preparazione alla GMG 2005 Colonia all’interno del sussidio “Una stella per strada”; autore delle schede per la attività rivolte alle parrocchie all’interno del percorso triennale AGORA’ dei Giovani.
Libro sull’argomento: Star bene in classe. Come migliorare le relazioni e prevenire il bullismo
Alfredo Cenini, Fabio Pasquale Editore: Paoline Editoriale Libri – Anno edizione: 2016
L’obiettivo del testo è fornire agli insegnanti degli strumenti semplici, ma efficaci, per promuovere il benessere relazionale in classe e per intervenire nella gestione di situazioni conflittuali prima che sfocino in episodi di violenza e di bullismo. Nei vari capitoli il lettore troverà: una breve presentazione di un caso/storia; il riferimento narrativo/letterario di stimolo; la descrizione di prassi educative abituali e ormai quasi inefficaci; l’introduzione di nuove ed alternative strategie; esperienze e attività da vivere e sperimentare in classe. Nel testo emergono le nuove sfide relative alla condizione giovanile; la realtà degli insegnanti oggi e l’esigenza di un atteggiamento proattivo, l’importanza di una educazione emotiva ai fini dell’apprendimento.
- CINZIA MIATTON
Rovigo, 12 ottobre 2016 – Dieci giorni di prognosi. Questo è il referto medico di un bambino di 10 anni di Rovigo che frequenta la quarta elementare, aggredito non da un animale selvaggio, ma da un gruppetto di coetanei nella sua stessa scuola. A raccontare il triste episodio è la madre, Cinzia Miatton, che per fare conoscere a tutti quanto è successo 15 giorni fa alle scuole «Pascoli», oltre a denunciare i fatti in questura, ha deciso adesso di postare sulla sua pagina Facebook le immagini delle ferite al volto e alle gambe subite dal figlio.
«Ero andata a prendere a scuola Lorenzo – racconta Cinzia – erano usciti tutti i compagni, ma non vedevo mio figlio. Le maestre non mi hanno detto niente, è stata una compagna di classe che mi ha spiegato che il mio bimbo era ancora dentro. Quando sono entrata ho visto che c’era un bidello che lo stava medicando».
Era la prima volta che accadeva?
«No, purtroppo sono due anni che va avanti tutto questo – continua la madre –. Ma nonostante le mie proteste non si è risolto niente. Avevo fatto presente a tutti gli insegnanti che si stavano verificando delle situazioni gravi, ma i docenti quasi lo negavano, infastiditi. Però i lividi parlavano chiaro».
Quel ragazzino timido e indifeso era diventato il bersaglio di un gruppetto di bulli che lo avevano preso di mira.
Dirigente e docenti forse non hanno dato il giusto peso alle proteste?
«Nonostante le mie segnalazioni non vigilavano. Mio figlio ha una ritardo psicomotorio che però non è evidentissimo. Non si tratta di un ragazzino in carrozzina».
Adesso Lorenzo cosa farà?
«È a casa da scuola, in attesa di cambiare istituto. L’altra mattina mi sono rivolta al Provveditorato, mi hanno detto… vedremo. È un bambino con disabilità, quindi risulta difficile trovargli un posto».
Perché ha scelto di pubblicare le foto dell’aggressione su Facebook?
«L’ho fatto per denunciare che il fenomeno del bullismo avviene prima, molte volte tra il lassismo di istituzioni e famiglie. E poi perché la mia denuncia rischiava di perdersi tra le scartoffie, perciò ho bisogno di più visibilità possibile».
Cosa pensa di ottenere?
«Chiedo semplicemente il diritto all’istruzione e all’incolumità non in via particolare per la disabilità di Lorenzo, ma in senso generale – conclude Cinzia –. La mia battaglia principale è sulle disabilità non visibili, sul trattamento che a scuola ricevono ragazzi come mio figlio, visti principalmente come gli anelli deboli della catena».